Le amiche di Dire Fare Mole: Quartetto Effe, favolose come la musica!
“Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles.
(Milan Kundera)”
Effe come femmine, femminilità. Come favolose e (super) fashion. Come four, quattro. Non ho chiesto alle ragazze del Quartetto Effe il significato di quellaEffe che portano nel nome, ma mi piace immaginare che sia una specie di talismano portafortuna, un simbolo di quattro anime nate in diversi angoli d’Italia – anzi, del mondo – che erano destinate a congiungersi qui, nella città più magica d’Italia, sotto il segno della musica.
Dietro quella Effe ci sono infatti Anna Nenasheva, Elena Casottana, Annarita Crescente, Luisa Franchin, musiciste provenienti rispettivamente da Michurinsk (Russia), Genova, Catania e Palermo, dove hanno iniziato la loro formazione e da dove sono partite per Torino. Qui hanno completato i loro studi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di piazza Bodoni e qui è nata la loro amicizia, culminata in un sodalizio lavorativo che dura ormai da più di un quinquennio. Il Quartetto Effe è un quartetto d’archi molto speciale, perché oltre ad essere tutto rosa sabaudo si caratterizza per un repertorio molto variegato, dalle sinfonie immortali di Mozart alle sonorità graffianti di Axl Rose. Guardate un po’ qui (e soprattutto, leggete un po’ qui sotto)!
Anna, Elena, Annarita, Luisa: come siete diventate il Quartetto Effe?
Si può dire che tutto è iniziato grazie a Torino, la città che ci ha unite e che è diventata la nostra casa. Ci siamo conosciute nel corso dei nostri studi presso il Conservatorio Verdi, dove ognuna di noi è arrivata dalle rispettive città per completare gli studi del biennio specialistico. Dopo il primo evento insieme – ben sei anni fa! – non ci siamo più lasciate.
La formazione classica, di cui Torino ha una grande tradizione fra Conservatorio, Orchestra Filarmonica ed Orchestra della Rai, non ci impedisce di mescolare al repertorio canonico alcuni generi vicini ai gusti attuali, che fanno maggiore presa su un pubblico giovane. Spesso infatti ci cimentiamo in esecuzioni di brani pop e rock che nel tempo sono diventati nostri cavalli di battaglia, arrivando anche a girare dei videoclip come delle vere rock star!
Come scegliete i brani da trascrivere ed arrangiare?
Nella scelta dei brani pop da trascrivere ascoltiamo molto le tendenze del momento, siamo attente a captare ciò che appassiona il pubblico. Ad esempio, di recente abbiamo girato un video in cui suoniamo la colonna sonora del Trono di Spade, di certo una delle sigle più simboliche degli ultimi anni. Oppure Sweet Child o’Mine, brano pilastro dei Guns’n’Roses icone del rock anni ‘80/’90.
Ma c’è una canzone in particolare a cui siamo ultra affezionate perché ha rappresentato un punto di svolta nel nostro progetto lavorativo comune: è Shape of You del cantante inglese Ed Sheeran. Shape of You, oltre ad essere stata una canzone di enorme successo nel mercato discografico mondiale, è stata alquanto apprezzata nella nostra versione per quartetto d’archi. Ed è stata la prima canzone di cui abbiamo girato un video, ponendo un accento particolare non solo sulla musica ma anche sulla nostra immagine. Questa esperienza ha segnato uno spartiacque nel nostro percorso professionale: il boom di visualizzazioni del video e gli encomi ricevuti per l’arrangiamento ci hanno fatto capire quanto sia importante rendersi riconoscibili, curare ogni piccolo particolare, avere un proprio stile che rende unico ciò che si fa. Su tutto, ovvio, prevale sempre la professionalità. Senza quella, non si va da nessuna parte.
Se i #DireFareLettori volessero sentirvi suonare dal vivo, dove potrebbero trovarvi?
Il nostro lavoro ha molti aspetti e molte sfaccettature: suoniamo ad eventi privati (matrimoni, meeting aziendali, cerimonie, inaugurazioni) come ad eventi pubblici, concerti, sfilate. Insomma, ovunque sia richiesta buona musica, noi arriviamo!
Attualmente abbiamo diversi eventi in calendario, sia in Piemonte che fuori Regione; a luglio faremo un bellissimo concerto in mezzo alla natura in Trentino, in un rifugio all’alba, e non vediamo l’ora. L’evento si chiama Note d’alta Quota e si terrà a 2000 metri al cospetto delle Dolomiti del Brenta in località Alpe Daolasa. Qualsiasi cosa facciamo la facciamo con serietà e passione, e soprattutto, sempre in quattro.Una per tutte, tutte per una!
Qualche progetto futuro di cui potete parlarci?
Sicuramente faremo altri arrangiamenti ed altri videoclip; siamo in attesa di scoprire cosa ci riserverà la discografia estiva, che ogni anno riserva sorprese e tormentoni di tendenza. L’anno scorso era stato il turno di No Roots di Alice Merton, che ci era piaciuta tantissimo. Di solito ci scambiamo i pareri sulle uscite musicali ascoltate in radio tramite una chat whatsapp, metodo di comunicazione ormai sdoganatissimo!
Un sogno nel cassetto? Chissà, magari un giorno qualche autore musicale vorrà scrivere un inedito per noi (se c’è qualcuno all’ascolto, noi siamo qui)!
Articolo originale su Dire Fare Mole!
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[photo credits: Quartetto Effe]